Appuntamento il 26 gennaio all’Auditorium Le Fornaci
“Di anonimo amore. Fatti e misfatti del maleficio della culla“. Ecco lo spettacolo che andrà in scena alle ore 21 di sabato 26 gennaio nell’auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini. Protagonisti la compagnia teatrale “Un caldo del demonio” e il centro diurno per disabili di Bibbiena “Isola che non c’è“. Evento culturale che nasce con la collaborazione della cooperativa sociale Koinè e dei Comuni di Terranuova Bracciolini e Bibbiena.
“Di anonimo amore” è l’ultimo prodotto dalla compagnia: “il nostro sguardo si pone nuovamente a come possa il limite insito nella natura umana essere occasione di creatività e generatività per ciascuno rispetto a se stesso e agli altri. Il pensiero che questo spettacolo sviluppa spinge ad una domanda: possono le differenze, le fragilità e le imperfezioni essere riconosciute come valore umano? Seguendo la suggestione che ci proviene dalla fiaba, abbiamo individuato in Biancaneve, La Bella Addormentata e La Principessa sul Pisello tre tracce di lavoro su cui si è impiantato lo spettacolo arricchito dai contributi autobiografici di tutti i partecipanti“.
Ecco come si presenta “Un caldo del demonio“: “siamo una compagnia di teatro sociale formata da ospiti del Centro Diurno “L’isola che non c’è” di Bibbiena, studentesse e studenti del Liceo delle Scienze Umane e dell’IPSC di Poppi e allievi e allieve della Facoltà di Psicologia di Firenze”. Il progetto è stato ideato e condotto dal due psicologi – psicoterapeuti con lunga esperienza sul campo teatrale e dell’inclusione sociale: Francesco Ridolfi ed Elisabetta Pesci.
La compagnia è nata come risultato della prima esperienza del Laboratorio di Teatro Sociale tenuto presso il centro diurno nel 2014. Il primo spettacolo dal titolo “Un caldo del demonio” ha poi dato il nome alla compagnia: “l’insofferenza tipica dell’adolescenza, la rabbia che ne scaturisce, un corpo che rende prigionieri – temporaneamente, ottimisticamente – e che metaforicamente può essere paragonato al caldo insopportabile del deserto, un caldo del demonio, appunto“.
Il centro “L’Isola che non c’è“, servizio per disabili a Bibbiena con titolarità della locale amministrazione comunale e con gestione della cooperativa sociale Koinè, è stato attivato il 17 marzo 2017 ed ospita 13 persone, la cui condizione clinica descrive quadri complessi in cui il ritardo mentale di tipo medio-grave si associa a tetraparesi ipotonica-distonica, autismo, sindrome di Down, sindromi o patologie genetiche, impulsività e disturbo della condotta, psicosi.