Comune, Usl e Koinè discutono delle periferie e dell’invecchiamento della popolazione
65 candeline. Oggi le spengono, nel comune di Arezzo, circa 25mila persone. Nel 2030 saranno oltre 31mila. Paolo Peruzzi, Direttore della cooperativa sociale Koinè, evidenzia un elemento: “in 15 anni e cioè nel periodo 2015 – 2030 il tasso d’incremento degli abitanti sarà dell’1,56% con un aumento medio annuo dello 0,31%. Quello degli anziani sarà invece dell’8,86% con un aumento medio annuo dell’1,66%”.
Il futuro invecchia e sembra non farlo nel migliore dei modi: “gli ultra 65enni non autosufficienti sono oggi 2.650, pari all’8,17%. Diventeranno 3.600 nel 2030. Bisogna poi considerare gli anziani fragili: gli ultra 75enni sono 3.300 e quindi il 20%. Si stima che diventeranno 4.700 tra 12 anni”.
La sintesi di Koinè: “siamo di fronte al progressivo invecchiamento della popolazione, ad un numero più grande di famiglie che però sono sempre più piccole, alla solitudine, all’aumento di non autosufficienze e fragilità”.
Il che fare di fronte a questa situazione è stato l’argomento del confronto che Koinè ha promosso, con Comune di Arezzo e Usl Toscana sud, nella sede del centro aggregazione sociale di Pescaiola. “Una sede non casuale – precisa la Presidente di Koinè, Grazia Faltoni. Questa struttura è un punto di riferimento per il quartiere. Lo è stato e continua ad esserlo per noi con la Rsa che abbiamo aperto proprio dall’altra parte della strada. Il nostro obiettivo è quello di creare non solo una rete di strutture e servizi insieme alle istituzioni ma anche quello di sviluppare un senso di solidarietà e vicinanza nella comunità locale e tra le associazioni e gli operatori economici dei quartieri”.
Al Centro di aggregazione sociale di Pescaiola, il vice Sindaco Gianfrancesco Gamurrini ha presentato i progetti per i nuovi cantieri che il Comune di Arezzo ha messo in programma fino al 2020 grazie al Programma della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia.
“Molti interventi di natura “sociale” che cambieranno il volto alla Città e che abbiamo potuto fare grazie alla collaborazione di molti – commenta l’assessore alle politiche sociali del Comune di Arezzo, Lucia Tanti. Un esempio bello di come si costruiscono alleanze tra pubblico e privato e di come, oggi come non mai, il sociale è un “pensiero” trasversale che si misura con molti metri e che lascia un segno indelebile ben oltre il perimetro che gli viene assegnato”.
Il valore della collaborazione è stato sottolineato anche dalla Usl con gli interventi del Direttore generale Enrico Desideri; di Antonella Valeri, Direttore della Zona distretto di Arezzo e di Donatella Frullano, Coordinatore Sociale Zona Distretto Arezzo.
La cooperativa sociale Koinè ha illustrato quanto fatto fino ad ora nei quartieri di saione e Pescaiola che sono il cuore del Progetto Periferie: il recupero della ex Manifattura Tabacchi e la sua trasformazione nella Rsa Pescaiola; la Casa di Michele in via Concini, una Rsa sperimentale con 12 posti letto; la trasformazione della sua precedente sede di via Arno in un centro diurno di socializzazione; l’adeguamento e l’allestimento di una struttura in via Ticino che è stata messa a disposizione dell’Associazione Autismo Arezzo.
“Il nostro obiettivo è lavorare per una città moderna, coesa e solidale – conclude il Direttore Paolo Peruzzi. Ognuno è chiamato a fare al meglio la sua parte. Noi ci stiamo impegnando, in modo particolare, per gli anziani non autosufficienti o fragili, per supportare le famiglie e le persone sole, per rafforzare gli interventi domiciliari. Senza dimenticare che gli investimenti fatti e i servizi creati sono in grado di produrre occupazione vera e stabile”.