“Lampi di pensiero”: quando il racconto diventa immagine. Mostra fotografica sui testi dei ragazzi disabili della Casa di Pinocchio di Castiglion Fiorentino
Stefania: “Che senso ha questo mondo che corre così tanto e così poco pensa a coloro che non hanno questo ritmo? A me piace camminare sulla strada, non mi piace correre. Io quindi non corro, cammino e compro qualcosa che mi piace, pranzo fuori, mangio la piadina al prosciutto, poi vado al bar e prendo il caffè. Se corro, queste cose non le posso fare“.
Marco: “Esiste l’amore? La volevo sposare. Si! Ma mi sposo da solo. Dammi un mazzo di fiori che mi sposo da solo, un paio di scarpe, una cravattina”.
Donatella: “La forza delle cose vere. Io vorrei essere la natura, un mondo spontaneo, libera di crescere come viene“.
Loro sono alcuni dei ragazzi della Casa di Pinocchio di Montecchio. Giovani disabili di cinque comuni della Valdichiana aretina che hanno seguito un corso di scrittura creativa che si è svolto all’interno della struttura di Castiglion Fiorentino. Hanno appresso ed hanno scritto. E i testi sono stati letti e “trasformati” in foto da una di loro, Melania Russo con la collaborazione del fotografo Andrea Meacci.
Così è nata “Lampi di pensiero”, la mostra di immagini allestita nel Chiostro di Piazza San Francesco e che resterà aperta fino a domani (domenica 1 maggio).
L’iniziativa è della cooperativa sociale Koinè, soggetto gestore della casa di Pinocchio le cui attività rientrano nel progetto Vita Indipendente di Usl Area Vasta Sud Est, Conferenza dei Sindaci Valdichiana e Koinè.