Tra poco verrà attivato anche il piano terra della Rsa Pescaiola. Disponibili altri 25 posti per la residenza e 6 per il centro diurno. La cooperativa Koinè annuncia nuove assunzioni
Due piani, due azioni. Il primo piano della Rsa di Pescaiola ha festeggiato il primo anno di attività con Koinè, Asl, ospiti, familiari e operatori. Il secondo piano della stessa struttura è adesso pronto a dare ulteriori risposte alla popolazione anziana di Arezzo: sono a disposizione 25 posti di residenza per anziani non autosufficienti e 6 posti per il centro diurno.
La “candelina” di compleanno l’hanno accesa i familiari. “Non mi sono mai sentita sola – ha ricordato la parente di un’ospite scomparsa a fine anno. Ho sentito vicino tutto il personale che ha dimostrato grandissimo rispetto per gli anziani“. Un’altra parente: “mia mamma è qui e io mi sento finalmente tranquilla“. Un’educatrice di un servizio per l’infanzia ha aggiunto: “qui trovo lo stesso clima che c’è in un nido. Da una parte c’è in primo ingresso in una comunità e dall’altra l’ingresso in una comunità diversa da quella conosciuta finora ma egualmente accogliente“.
Il futuro del piano terra della struttura di via Alessandro dal Borro l’hanno annunciato la Presidente e il Direttore di Koinè, Grazia Faltoni e Paolo Peruzzi: “avremo 25 posti di residenza e 6 per il centro diurno. Auspichiamo che questa struttura possa sviluppare le attività di cure intermedie in collaborazione con la Usl Toscana sud est. Sarebbe un’esperienza appropriata e innovativa ad un problema reale, a quello degli anziani che vengono dimessi dall’ospedale ma non sono ancora pienamente nelle condizioni di tornare nella loro abitazione“. Grazia Faltoni, citando l’esperienza realizzata al primo piano della Rsa, ha sottolineato il valore della collaborazione con l’Asl: “la gestione attraverso la titolarietà del servizio è una perla rara nel panorama sanitario regionale. Lavorando insieme siamo stati capaci di rendere concreto un concetto essenziale: questa è la casa delle persone che vi vivono“.Una valutazione ripresa da Gabriella Terziani, coordinatrice Koinè della struttura: “questo per noi non è solo un luogo di lavoro ma anche di vita. Lavoriamo ma siamo anche amiche e amici delle persone che sono qui; conosciamo le loro ansie e le loro gioie e siamo consapevoli dei loro problemi ma anche delle loro potenzialità“.
La qualità del rapporto tra Usl e Koinè è stato sottolineato anche dai responsabili Asl. Evaristo Giglio, Direttore della zona distretto aretina: “altrove, in strutture di questo tipo, si sente la pesantezza e la difficoltà della situazione. Qui si respira una sensazione di benessere e di sollievo“. Donatella Frullano, responsabile Ufai della zona aretina: “questa Rsa riesce a creare sentimenti importanti: sentirsi a casa, sentirsi al sicuro. E’ la dimostrazione di quali risultati si possono ottenere quando si lavora tutti insieme: familiari, operatori, Asl“.
“La storia di questa Rsa – ha aggiunto Luisella Bolgi, Direttrice della struttura – rappresenta l’intreccio di umanità e professionalità. Si uniscono due bellezze: quella dell’immobile e degli arredi e quella delle relazioni che qui vengono costantemente create“.
Dall’incontro di ieri sera è quindi uscita confermata la collaborazione tra la cooperativa Koinè e l’Usl Toscana sud est. Paolo Peruzzi ha ringraziato il Direttore generale Enrico Desideri: “la sua presenza e la sua attenzione ai temi degli anziani è stata garanzia della collaborazione di questi anni. Le strade si sono unite anche perché la finalità di Koinè è quella di generare comunità e non profitti. Siamo una cooperativa di qui e qui vogliamo operare perché questa comunità è la nostra casa”.
Koinè ha annunciato la sperimentazione, in questa Rsa e in quella di Cortona, del metodo montessoriano che “farà di Arezzo un elemento di eccellenza nazionale”.