“Costruire comunità abilitanti e solidali in ambito rurale, utilizzando lo strumento dei patti territoriali, sviluppando un modello di valutazione di impatto sociale delle diverse azioni del progetto secondo i principi della Green Care e della Recovery, in una prospettiva di salute/ benessere comunitario” è questo uno degli obiettivi generali del patto siglato questa mattina tra la Coldiretti aretina e la Cooperativa Sociale Koinè presso la loro sede cittadina.
“Siamo molto soddisfatti di siglare questo protocollo d’intesa e quindi avviare una fattiva collaborazione con la Cooperativa Sociale Koinè – ha affermato il presidente di Coldiretti Arezzo Lidia Castellucci – è fondamentale sviluppare un modello di agricoltura sociale dove cooperazione sociale e imprese agricole producano progetti fortemente integrati in grado di proporre opportunità di socializzazione, formazione e lavoro a persone fragili dando loro delle opportunità. Ci impegniamo da anni in questo settore e continuiamo e continueremo a farlo con l’opportunità di realizzare una rete di progetti di agricoltura sociale attraverso la coltivazione di varietà autoctone toscane in collaborazione tra la cooperazione sociale della rete Koinè e le nostre imprese agricole. L’agricoltura sociale – ricorda il presidente – è la punta più avanzata della multifunzionalità che abbiamo fortemente sostenuto per avvicinare le nostre imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico del nostro territorio con la sostenibilità ambientale, la difesa della salute e della qualità della vita”.
Alla conferenza stampa hanno preso parte oltre al Presidente di Coldiretti Arezzo Lidia Castellucci, Paolo Peruzzi Presidente di koinè, Raffaello Betti, Direttore di Coldiretti Arezzo e Sauro Testi Responsabile agricoltura sociale Koinè.
Molte le azioni previste tra le quali la co-progettazione di nuovi bandi sull’Agricoltura Sociale promossi dalla Regione Toscana attraverso il PSR e dal MASAF, lo sviluppo di collaborazioni tra soggetti della rete per la realizzazione di progetti già in fase di attuazione tipo, collaborazione nella partecipazione a tavoli di lavoro di politiche di agricoltura sociale, costruire una rete di produttori e di prodotti destinati a mense scolastiche o ristorazione che aderiscano la progetto di filiera corta in agricoltura sociale, organizzare eventi e comunicazione che aumentino la conoscenza e quindi il sostegno a progettualità sociali in ambito rurale secondo gli obiettivi condivisi.
“Koinè crede e investe nell’agricoltura sociale – ha ricordato stamani il Presidente Paolo Peruzzi. Abbiamo prima preso in affitto e poi acquistato la fattoria di Ramarella, nel comune di Laterina Pergine. Qui svolgiamo attività preformative, formative, abilitative e riabilitative. E, quando si realizzano le condizioni, anche inserimenti lavorativi. E’ un progetto nato nel contesto del Patto per la salute mentale in Valdarno definito con la Asl Tse. Siamo attivi in questo settore dagli inizi degli anni Duemila quando, insieme all’Università di Pisa, realizzammo per la Regione Toscana una ricerca sullo sviluppo sociale nei contesti montani e rurali. Insieme alle organizzazioni di categoria del settore, iniziammo a progettare nuovi modelli di servizi: più piccoli, attenti ai bisogni sociali di territori marginali, anticipando così le azioni per quelle che verranno poi chiamate le aree interne. Progetti che hanno sempre visto la partecipazione e la reale disponibilità di Coldiretti che anche in questa occasione si conferma per noi un punto di riferimento”.