Appuntamento il 17 marzo al Teatro dell’Affratellamento a Firenze
“Un caldo del demonio” è una compagnia di teatro sociale formata da ospiti del Centro Diurno “L’isola che non c’è” di Bibbiena, studentesse e studenti del Liceo delle Scienze Umane e dell’IPSC di Poppi e allievi e allieve della Facoltà di Psicologia di Firenze. Il progetto è stato ideato e condotto dal due psicologi – psicoterapeuti con lunga esperienza sul campo teatrale e dell’inclusione sociale: Francesco Ridolfi ed Elisabetta Pesci.
“Un caldo del demonio” presenterà anche a Firenze, al teatro dell’Affratellamento in via Orsini, il suo ultimo spettacolo “Di anonimo amore. Fatti e misfatti del maleficio della culla“. Andrà in scena alle ore 18 di domenica 17 marzo.
La compagnia è nata come risultato della prima esperienza del Laboratorio di Teatro Sociale tenuto presso il centro diurno nel 2014. Il primo spettacolo dal titolo “Un caldo del demonio” ha poi dato il nome alla compagnia: “l’insofferenza tipica dell’adolescenza, la rabbia che ne scaturisce, un corpo che rende prigionieri – temporaneamente, ottimisticamente – e che metaforicamente può essere paragonato al caldo insopportabile del deserto, un caldo del demonio, appunto“.
Il centro “L’Isola che non c’è“, servizio per disabili a Bibbiena con titolarità della locale amministrazione comunale e con gestione della cooperativa sociale Koinè, è stato attivato il 17 marzo 2017 ed ospita 13 persone, la cui condizione clinica descrive quadri complessi in cui il ritardo mentale di tipo medio-grave si associa a tetraparesi ipotonica-distonica, autismo, sindrome di Down, sindromi o patologie genetiche, impulsività e disturbo della condotta, psicosi.