La struttura della Valdichiana compie 10 anni. Dopo la presentazione del libro fotografico di Perotti a Firenze, due convegni a Cortona e Castiglion Fiorentino
I disabili della Valdichiana hanno molti sogni: i cerchi aperti, rincontrare il fratello, trovare l’amore, stare bene bene, il contatto con la gente, una sola donna, andare in moto, la mamma dal cielo, tornare in Russia, essere all’altezza dei propri ideali. E molti altri. Tutti raccontati nelle foto di Graziano Perotti e nel volume “Sogno i cerchi aperti“, presentato il 6 dicembre a Firenze. Ma non hanno solo sogni. Anche realtà: la Casa di Pinocchio e il Progetto Viva. La struttura di Montecchio Vesponi compie 10 anni e la sua storia sarà oggetto di riflessione in due convegni promossi dalla cooperativa sociale Koinè in collaborazione con la Usl Toscana sud est e i Comuni di Cortona e Castiglion Fiorentino. Il primo, “Diritti in cammino” è in programma per le ore 15.30 di mercoledì 13 dicembre nella sala Pancrazi del Centro convegni Sant’Agostino di Cortona. Oltre ai rappresentanti di Comune, Usl e Koinè, interverranno l’assessora regionale Stefania Saccardi; il Presidente di Legacoop Toscana, Roberto Negrini e la vice Presidente dell’associazione Volontari Autismo Arezzo, Raffaella Macedonio. Il secondo, “Disabilità: la conoscenza abbatte i muri“, sarà nel teatro di Castiglion Fiorentino venerdì 15 dicembre con inizio alle 9.30. Qui il confronto sarà con gli studenti e le scuole. Quindi Comune, Usl e Cooperazione ma anche i dirigenti degli istituti della Valdichiana per una riflessione aperta anche al tema dell’alternanza scuola – lavoro. E’ in programma anche la performance teatrale degli ospiti della Casa di Pinocchio, L’infinito, lenti spostamenti del cuore: “la nostra società rifiuta la lentezza classificandola come perdita di tempo; le velocità è un valore, la lentezza è un difetto. Nella disabilità i tempi sono diversi, sono più lenti. I gesti sono più lenti, gli spostamenti sono più lenti. Proprio in quella lentezza che noi rifuggiamo, si trova l’alternativa a una vita spesa senza consapevolezza, nella frenesia che ci porta a non prestare attenzione a noi e gli altri“.
“Essere arrivati a 10 anni è una grande soddisfazione – commenta la Sindaca di Cortona, Francesca Basanieri. Questa realtà ha fatto da battistrada ed è stata un esempio a livello nazionale, riuscendo anche ad incidere nella legislazione di settore. Qui si respira aria di famiglia e ognuno può essere quello che è”.
“Siamo orgogliosi di ospitare la Casa di Pinocchio nel nostro territorio – aggiunge l’assessore alle politiche sociali del Comune di Castiglion Fiorentino, Silvia del Giudice. Questa struttura, il progetto Viva, le molte iniziative di natura sportiva e sociali hanno tessuto una rete che ha creato un entusiasmo contagioso”.
Soddisfatta la Usl Toscana sud est. La Direttrice della Zona Distretto Valdichiana, Anna Beltrano: “la Valdichiana aretina è chiamata a dare risposte ad un numero consistente di disabili: abbiamo una ventina di nuovi casi che interessano la fascia d’età che arriva fino a 18 anni e poi 279 persone che hanno tra 18 e 64 anni. Le risposte sono continue e diversificate sul territorio. E le esperienza che abbiamo realizzato qui, ad iniziare proprio da Casa di Pinocchio e Viva, non sono comuni né in Toscana né in Italia”.
I risultati li sintetizza una protagonista del progetto Viva, Melania Russo: “non dipendiamo dai genitori e possiamo vivere e ridere con i nostro coetanei. In questo, rispetto a prima, ci siamo fatti veramente giganti. Siamo e ci sentiamo a casa perché possiamo essere ascoltati, possiamo parlare e possiamo essere capiti”.
Grazia Faltoni, Presidente di Koinè, ricorda i primi “mattoni” della Casa di Pinocchio: “l nostro lavoro per e con i disabili nella Valdichiana aretina ha raggiunto risultati importanti: è stata creata una nuova sede e un modello di servizio innovativo e avanzato, un centro che integra attività diurne e residenziali, per un piccolo gruppo di persone. La Casa di Pinocchio ospita 25 persone nel centro diurno e 9 residenti. Inoltre con Viva si sono sviluppati progetti d’innovazione sociale attraverso la pratica della concertazione e la co-progettazione che ha coinvolto tutti gli attori in campo: Usl, Comuni, Koinè, le persone con disabilità e le loro famiglie“.
“Abbiamo lavorato alla soluzione di molti problemi – aggiunge Paolo Peruzzi, Direttore di Koinè. Trovare una sede nuova per le attività diurne e avere spazi esterni e interni per ampliare le opportunità di espressione e di benessere delle persone, organizzare una risposta residenziale adeguata, ovvero una casa e non un istituto con 10 posti, favorire l’uscita di alcune persone disabili da istituti del territorio per trovare risposte adeguate e migliorare il livello della qualità della vita. Infine pensare a nuove opportunità di integrazione per una nuova generazione di ragazzi in uscita dalla scuola con obiettivi e programmi diversi e con aspettative diverse“.
I risultati sono stati raggiunti con i contributi di molti soggetti: Regione Toscana, Conferenza dei Sindaci della Valdichiana, Usl, Istituto di Agazzi e Fondazione Ente Cassa di risparmio di Firenze che ha garantito uno stanziamento molto importante,
La storia, adesso, continua. “Stiamo mettendo a punto altre iniziative – annuncia Grazia Faltoni. Una casa per 4 persone a Camucia, la progressiva estensione delle opportunità del progetto VIVA, lo sviluppo delle opportunità lavorative attraverso il progetto regionale Slin e la nostra cooperativa sociale di tipo B, Betadue“.
I cerchi continueranno ad aprirsi.