In mostra a Foiano le immagini di Melania Russo che raccontano le emozioni dei disabili della Casa di Pinocchio e del progetto VIVA della Valdichiana
“Quando avevo 14 anni mi ritrovavo spesso a guardare le pochissime foto che i miei genitori avevano fatto a me e mio fratello. La maggior parte erano anche sfuocate. Allora mi ripromisi di non fare mai lo stesso errore. Ho sempre avuto la paura di dimenticare, di svegliarmi un giorno e non ricordare da quali persone ero circondata, da quali sorrisi dipendere. Così un giorno decisi di fotografare tutto il mio mondo in modi sempre diversi”.
Melania Russo ha oggi 21 anni. E’ nata a Napoli ma vive a Castiglion Fiorentino ed è inserita nel progetto VIVA, cioè vita indipendente in Valdichiana, promosso da Usl Toscana Sud Est, Conferenza dei Sindaci Valdichiana e Koinè.
Le sue fotografie hanno tradotto in immagini i pensieri dei disabili ospitati nella Casa di Pinocchio di Castiglion Fiorentino e di quelli di VIVA. E hanno dato vita alla mostra Lampi di pensiero, allestita lo scorso anno in diverse realtà della Valdichiana. Dodici delle sue foto faranno adesso parte della mostra itinerante “#metticilafoto” che verrà inaugurata a Foiano della Chiana il 21 luglio.
I ragazzi della Casa di Pinocchio, gestita dalla cooperativa sociale Koinè, sono giovani disabili di cinque comuni della Valdichiana aretina che hanno seguito un corso di scrittura creativa all’interno della struttura di Castiglion Fiorentino. Hanno appreso ed hanno scritto. E i testi sono stati letti e “trasformati” in foto da una di loro, Melania Russo con la collaborazione del fotografo Andrea Meacci. Trasformazione non facile. Scrive ad esempio Marco: “Esiste l’amore? La volevo sposare. Si! Ma mi sposo da solo. Dammi un mazzo di fiori che mi sposo da solo, un paio di scarpe, una cravattina”.
“Melania – ricordano le operatrici di Koinè – si è trovata casualmente a leggere la raccolta di questi pensieri rimanendo colpita da come emergevano, attraverso le parole, i lati più nascosti di ogni ragazzo. Anche un corpo limitato nel movimento o nel linguaggio ha un’anima, una sensibilità, un cuore che racconta il proprio vissuto con la consapevolezza e ricchezza del proprio essere. L’autrice osserva il mondo con un’angolazione tutta personale e con i suoi scatti fissa ogni istante della sua vita. E’ nata così l’idea di realizzare scatti fotografici per fondere la poesia con le immagini creando un dialogo costante con la propria dimensione interiore”.