Stamani i soci hanno approvato il bilancio. Conti in attivo come sempre nella ultraventennale storia della cooperativa sociale
Koinè si è “trasferita” oggi a Pescaiola. Sui due lati di via Alessandro dal Borro. Prima l’assemblea dei soci nel centro sociale e poi la visita alla nuova struttura per anziani, quella che il Direttore Paolo Peruzzi ha definito un “sogno enorme e realizzato in funzione della qualità della vita delle persone”. Una struttura ormai terminata e frutto della ristrutturazione dell’ex tabacchificio con un investimento proprio e destinata ad ospitare Rsa, centri diurni e servizi per anziani.
L’assemblea degli oltre 600 soci ha quindi approvato il bilancio 2016: oltre 18 milioni di ricavi, utile al 3,5%, 75 servizi, 3mila utenti giornalieri medi, 602 lavoratori.
Presentando i conti della cooperativa, Peruzzi ha ricordato che “l’esercizio chiude in modo eccellente sotto tutti i profili: margine operativo lordo (+ 3,52%), volumi di fatturato (+ 13,62%) e capacità patrimoniale (+ 5,43%). Numeri tanto più significativi se li associamo alla crescita del sistema Koinè (+ 15,39% ), all’aumento degli occupati (+ 4,28%), ai progetti di innovazione sociale e allo sviluppo di sinergie e reti sociali che abbiamo prodotto”.
L’assemblea dei soci ha anche approvato le delibere che ha illustrato la Presidente Grazia Faltoni e cioè “l’implementazione del fondo investimenti, la remunerazione del capitale sociale e l’incentivo di produttività. Le risorse destinate ai soci sono il 40% del risultato operativo della gestione mentre il 60% delle risorse restano nell’impresa per le esigenze di cassa e lo sviluppo degli investimenti”.
Da questa base positiva, Koinè si prepara ad affrontare le novità del welfare e quindi dell’organizzazione e dell’erogazione dei servizi sociali. Già adesso i suoi ricavi derivano per il 53% dal mercato e dal 47% dagli appalti. Il futuro alle porte accentuerà drasticamente questa tendenza e con la piena entrata in vigore del principio di libera scelta, il rapporto arriverà a 80 contro 20.
Le trasformazioni non interesseranno solo le cooperativa sociali ma, soprattutto, le persone e le famiglie. Se le tariffe saranno orientate al profitto, i più deboli rimarranno esclusi. Se invece saranno stabilite in funzione di quest’ultimi, si produrranno perdite nei bilanci dei soggetti che erogano servizi. “Qualsiasi sia il futuro – ha commentato Peruzzi – noi manterremo ferma la nostra identità di cooperativa di comunità, limitando la nostra azione al territorio nel quale siamo nati e cresciuti e collaborando con le istituzioni e le associazioni locali”.
Una conferma di questa tendenza è tangibile, già oggi, in via Alessandro dal Borro. Con un investimento proprio, Koinè ha trasformato lo storico e abbandonato, ormai da anni, tabacchificio di Pescaiola. E’ emersa una struttura per anziani capace di ospitare 84 utenti al giorno al cui servizio ci saranno 75 addetti. Utenti anche molto diversi: moderatamente non autosufficienti oppure che hanno bisogno semplicemente di un sostegno per alcune attività oppure che necessitano di una mano quando la badante ha il giorno di riposo. La struttura di Pescaiola offrirà altri servizi per completare la gamma di quelli oggi necessari alle persone anziane e alle loro famiglie.